UCPI: Caiazza confermato Presidente, Balzano entra in Giunta

L’Avvocatura Torrese esulta per la designazione nella Giunta UCPI dell’Avvocato Domenico Nicolas Balzano, Past President della Camera Penale e da sempre riferimento culturale e professionale del nostro Foro.

Il comunicato dell’Unione

Gian Domenico Caiazza confermato, per acclamazione, Presidente dell’Unione Camere Penali Italiane

Il XVIII Congresso UCPI si è concluso, il Presidente Caiazza è stato confermato,
per acclamazione, alla guida dell’Unione Camere Penali Italiane per il prossimo biennio.

La Giunta eletta è così composta:

Gian Domenico Caiazza, Presidente

Paola Rubini, Vice Presidente

Eriberto Rosso, Segretario

Domenico Putzolu, Tesoriere

Daniele Ripamonti, Componente dell’Ufficio di Presidenza della Giunta

Domenico Nicolas Balzano, Componente di Giunta

Fabio Frattini, Componente di Giunta

Ubaldo Macrì, Componente di Giunta

Marcello Manna, Componente di Giunta

Savino Murro, Componente di Giunta

Carmelo Occhiuto, Componente di Giunta

Alessandra Palma, Componente di Giunta

Paola Savio, Componente di Giunta

Comunicazione, pubblicità e doveri deontologici

Questa Camera Penale ha raccolto alcune segnalazioni nelle quali si evidenzia un utilizzo disinvolto, da parte di colleghi di questo e di altri Fori, della comunicazione anche a fini pubblicitari e comunque promozionali attraverso social network e siti internet.

E’ evidente che, nel particolare momento storico che ci troviamo a vivere, la comunicazione anche attraverso i social network assume un ruolo centrale, sia per relazionarsi con i colleghi che con i clienti.

Tali forme di comunicazione, anche per le caratteristiche di diffusività, immediatezza e mancanza di filtro, ci impongono tuttavia un’adesione ancora più rigorosa e coscienziosa ai principi stabiliti dal Codice Deontologico oltre che dallo Statuto della nostra Associazione.

In particolare, non può non rimarcarsi la necessità, anche al di fuori dell’attività professionale di osservare i doveri di probità, dignità e decoro, nella salvaguardia della propria reputazione e della immagine della professione forense, ai sensi dell’art. 9 del citato codice.

Ai sensi dell’art.17, le informazioni diffuse pubblicamente con qualunque mezzo, anche informatico, debbono essere trasparenti, veritiere, corrette, non equivoche, non ingannevoli, non denigratorie o suggestive e non comparative.

Infine, che nei rapporti con gli organi di informazione l’avvocato deve ispirarsi a criteri di equilibrio e misura, nel rispetto dei doveri di discrezione e riservatezza.

Tanto non appare rispettato in moltissimi contributi diffusi attraverso i social network, in cui si evidenzia il richiamo a presunte cariche e primati; ad iniziative giudiziarie e di proposta politica, invero al limite dell’inverosimiglianza; alla promozione di class action contro alcune categorie di lavoratori, come ad esempio il personale sanitario evidentemente protagonista in questo periodo di emergenza.

La Camera Penale non resterà inerte e, al contrario, vigilerà in maniera attenta e severa perché siano rispettati gli indicati principi deontologici, riservandosi in caso contrario di intraprendere un procedimento disciplinare nelle forme previste dal proprio Statuto, nonché di segnalare tali comportamenti ai competenti organi di disciplina.

Adempimenti statutari – Differimento obbligo versamento quota associativa

Il Consiglio Direttivo, convocato a mezzo conferenza telefonica tra tutti i suoi componenti,

RILEVATO

Che, a norma dell’attuale statuto, la cui entrata in vigore, con riferimento al pagamento della quota associativa, al termine entro il quale provvedervi e all’automatica sospensione della condizione di socio dei morosi, è prevista, dalla norma di attuazione, per il 1° gennaio 2020, e che, per conseguenza, il pagamento della quota deve avvenire entro e non oltre il 31 marzo 2020;

CONSIDERATO

  1. Che l’emergenza, causata dall’epidemia di Covid19 cd Coronovirus, rende problematico il pagamento entro tale data, vuoi per l’impossibilità di provvedervi direttamente nelle mani del tesoriere, vuoi per la condizione di pericolo cui dovrebbe esporsi il socio, se costretto a recarsi in banca, per procedere al relativo bonifico;

  2. Che la sospensione delle udienze e la chiusura degli studi determinano una sofferenza economica per non pochi soci, soprattutto i più giovani, per la quale non può imporsi l’ulteriore sacrificio del pagamento della quota associativa;

DELIBERA

Di differire l’adempimento del suddetto obbligo al 30 giugno 2020.