Comunicato Camera Penale 18 Marzo – Una voce di libertà

UNA VOCE DI LIBERTA’

Abbiamo appreso con stupore del documento pubblicato dalla locale sottosezione
dell’ANM di Torre Annunziata, con cui si esprime “rammarico” in ordine alle parole
pronunciate dall’Avvocato Balzano, a conclusione del convegno organizzato dalla
Camera Penale di Torre Annunziata, sul tema dell’ingiusta detenzione e dell’errore
giudiziario.
Nella nota, l’ANM, partendo da frasi estrapolate da un contesto in cui era stato
affrontato, da diverse prospettive, l’argomento del dibattito, addebita al Vicepresidente
dell’UCPI di aver leso il prestigio della magistratura.
E’ finanche ultroneo ribadire che i concetti espressi dal relatore, a conclusione di un
fervido dibattito a cui hanno preso parte anche alcuni magistrati, fossero inseriti in una
più ampia riflessione sulle cause dei numerosi errori giudiziari e sui potenziali rimedi,
evidenziando come anche i magistrati, senza dubbio protagonisti del giudizio penale,
non siano immuni da errori, né esenti da colpe.
Non si comprende, allora, se non nell’ottica di una difesa corporativa, come le analisi,
le valutazioni ed i giudizi, anche ove estremi e fortemente critici, espressi nell’esercizio
del diritto ad avere ed esprimere liberamente un’opinione, possano aver leso il prestigio
della magistratura, addirittura delegittimandola agli occhi degli studenti presenti.
Al contrario, riteniamo che il confronto serrato tra i relatori, ognuno con la propria
opinione e la propria visione, in uno alla memorabile testimonianza dell’Avvocato
Brancaccio, che ha voluto ripercorrere l’errore giudiziario vissuto, sgomento e ferito
ancora oggi, dopo trent’anni, resteranno un’esperienza preziosa e formativa per tutti i
presenti, innanzitutto per gli studenti.
Nell’organizzare l’incontro del 5 marzo, aperto alla società civile, ci siamo proposti,
come sempre del resto, due soli obiettivi: assicurare il contributo di diverse parti, la cui
opinione non viene mai preventivamente concordata o condizionata, e, soprattutto,
offrire un’informazione quanto più libera possibile a un pubblico, composto anche da

giovani studenti.
Del resto, proprio in un territorio in cui la fiducia nelle Istituzioni è in crisi, avvertiamo
la necessità di giovani informati e consapevoli, per stimolarne la capacità critica e
autocritica, evitando, in qualsiasi modo, di considerare gli adulti di domani incapaci di
conoscere e valutare.
Peraltro, se l’obiettivo fosse quello di una tutela fideistica delle istituzioni, sarebbe stato
lecito attendersi una voce critica anche a margine di recenti dichiarazioni, pur rilasciate
in occasione di un evento aperto ai giovani, durante il quale un noto pubblico
ministero, in assenza di qualsiasi contraddittorio, non ha esitato a lanciare strali nei
confronti di Istituzioni fondamentali del nostro ordinamento.
Noi, dalla parte dei diritti, lontani anni luce da qualsiasi forma di censura o
condizionamento, non abbiamo mai limitato, né mai lo faremo, il diritto ad esprimere
le opinioni, soprattutto le più distanti dalle nostre, ed è perciò che dichiariamo la più
ferma indisponibilità ad accettare tentativi altrui di censurare il libero esercizio delle
nostre idee che, anche ove esasperatamente critiche, saranno sempre coerenti, genuine
e, ci sia consentito, puntualmente argomentate.
Appare, allora, finanche superfluo ribadire la convinta condivisione dei temi proposti
dall’Avvocato Balzano, che incarnano ciò che siamo e che continueremo ad essere: una
voce di libertà, critica e, al tempo stesso, appassionata, che rappresenti un monito e
uno stimolo soprattutto per le nuove generazioni.
A queste condizioni, ma solo a queste, siamo certi di poter condividere l’auspicio a
continuare una leale collaborazione nell’interesse della collettività.

Torre Annunziata 18/03/2024

Il direttivo

Avvocati aggrediti e Giudici minacciati – Comunicazione dello Stato di agitazione

Il Direttivo della Camera Penale di Torre Annunziata, riunito in data 27/06/2023,

Premesso che

  • Si è appreso che in data 26 Giugno 2023, all’esito di un giudizio innanzi la Corte di Assise di Appello di Napoli, il Presidente della Corte è stato costretto a interrompere la lettura del dispositivo, atteso che alcuni familiari delle persone offese, presenti in aula, hanno iniziato ad inveire pesantemente, anche con frasi e toni minatori, così protestando avverso la decisione di condannare gli imputati “solo” alla pena di anni 18 e anni 9 e mesi 6, pena, peraltro, ridotta per il rito abbreviato;
  • Solo dopo l’intervento delle forze dell’ordine, richiesto dalla Corte, è stato possibile ripristinare le condizioni per consentire ai Giudici la pubblicazione del dispositivo;
  • Successivamente, alcuni degli Avvocati impegnati nel processo, dopo essere usciti dalla sede del Palazzo di Giustizia, venivano avvicinati dai familiari delle vittime e aggrediti verbalmente. Il Prof. Carlo Taormina era aggredito anche fisicamente colpito al volto con alcuni schiaffi.

Considerato che

  • Il gravissimo episodio denunciato non stupisce perché si iscrive in una lunga lista di eventi analoghi che da tempo si ripetono perché frutto di una esasperazione, anche mediatica, che tende ad una rappresentazione “malata” e, quantomeno, “discutibile” della giustizia.
  • Ancora una volta, senza alcun rispetto e senso critico, si propaganda un’idea barbarica del processo, in virtù della quale è possibile aggredire chicchessia, perché non si condivide una decisione.
  • Ancora una volta attraverso una narrazione perversa, si fa passare una severa condanna, peraltro in danno di due giovanissimi imputati, come un’assoluzione o, comunque, come un provvedimento estremamente mite.
  • Ancora una volta i protagonisti del processo, Avvocati e Giudici, divengono bersaglio per il solo fatto di aver svolto il proprio lavoro, peraltro con abnegazione, dignità e grande senso di responsabilità.
  • Ancora una volta, ad averla vinta è il circo mediatico creato da alcuni organi di stampa adusi alla narrazione enfatica dei fatti di cronaca; alla ricerca del capro espiatorio; alla presentazione del processo quale strumento di moralizzazione della società; all’esasperazione della tesi accusatoria fino all’invocazione della più grave delle sanzioni. Ciò alimentato dai “social” ove utenti privi di qualsiasi freno inibitorio, per quanto spesso ignari di ogni dinamica processuale, sparano a zero sui protagonisti e sono pronti a gridare allo scandalo ogni volta che non sia irrogata la sanzione esemplare, individuando in Giudici e Avvocati i nemici di tale disegno salvifico e, come tali, degni di offesa e minaccia.

Tanto premesso e considerato, il direttivo della Camera Penale

DENUNCIA

I gravi fatti accaduti, chiedendo che il Presidente del Tribunale di Napoli, il Presidente della Corte di Appello, il Procuratore Generale, i Responsabili della sicurezza del Palazzo di Giustizia e tutte le Istituzioni competenti possano avviare un’indagine per accertare eventuali responsabilità, ma, soprattutto, perché possano profondere ogni sforzo, per evitare che casi simili si ripetano, eventualmente rafforzando il sistema di vigilanza e sicurezza nei casi, quali quello di specie, dove gli eventi descritti non erano certamente imprevedibili

COMUNICA

La propria solidarietà al Prof. Avv. Carlo Taormina e a tutti colleghi coinvolti nei gravi fatti descritti, nonché ai Sigg.ri Giudici, togati e onorari, che sono divenuti oggetto delle frasi offensive e minatorie durante l’udienza del 26 Giugno 2023

DICHIARA

Lo stato di agitazione per i gravi fatti accaduti, preannunciando ogni iniziativa volta a ribadire l’intangibilità del diritto di difesa, in ogni sua declinazione; nonché a tutelare l’onorabilità e la stessa incolumità degli Avvocati, presidio irrinunciabile del processo e, prima ancora, di ogni stato di diritto e di ogni società che ambisca a definirsi civile.

Manda al Segretario per le comunicazioni di rito, oltre che alla Segreteria dell’UCPI e all’Osservatorio Avvocati Minacciati.

Torre Annunziata, 27/06/23

Il Presidente

Avv. Renato D’ANTUONO

 Il Segretario

Avv. Francesco ROMANO

comunicato 27-06-23

UCPI: Caiazza confermato Presidente, Balzano entra in Giunta

L’Avvocatura Torrese esulta per la designazione nella Giunta UCPI dell’Avvocato Domenico Nicolas Balzano, Past President della Camera Penale e da sempre riferimento culturale e professionale del nostro Foro.

Il comunicato dell’Unione

Gian Domenico Caiazza confermato, per acclamazione, Presidente dell’Unione Camere Penali Italiane

Il XVIII Congresso UCPI si è concluso, il Presidente Caiazza è stato confermato,
per acclamazione, alla guida dell’Unione Camere Penali Italiane per il prossimo biennio.

La Giunta eletta è così composta:

Gian Domenico Caiazza, Presidente

Paola Rubini, Vice Presidente

Eriberto Rosso, Segretario

Domenico Putzolu, Tesoriere

Daniele Ripamonti, Componente dell’Ufficio di Presidenza della Giunta

Domenico Nicolas Balzano, Componente di Giunta

Fabio Frattini, Componente di Giunta

Ubaldo Macrì, Componente di Giunta

Marcello Manna, Componente di Giunta

Savino Murro, Componente di Giunta

Carmelo Occhiuto, Componente di Giunta

Alessandra Palma, Componente di Giunta

Paola Savio, Componente di Giunta