Aggiornamento – Protocollo Videoconferenza e Liquidazioni –

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Gentili colleghi, dopo alcuni incontri necessari alla definizione, in data odierna è stato sottoscritto il protocollo per la celebrazione delle udienza urgenti (convalide e direttissime) con il sistema della videoconferenza. Agli Avvocati è riservata la possibilità di partecipare in remoto (studio o casa) ovvero di raggiungere l’arrestato nel posto di Polizia indicato.

E’ un sistema che ci piace ? No, nella maniera più assoluta, ma nell’emergenza attuale, l’esigenza di tutelare la salute di tutti era prioritaria.

Sin dall’inizio abbiamo preteso che fosse chiaro che questa organizzazione attiene ad un momento eccezionale e che per nessuna ragione e con nessuna modalità potra essere prorogato.

In tal senso abbiamo chiesto ed ottenuto che ciò fosse chiaramente formalizzato anche nel protocollo, individuando la scadenza al 15 Aprile. Al fine di aumentare le garanzie, è stata inserita la videoregistrazione di tutta la procedura.

Di tanto ringraziamo il Presidente Aghina che ha immediatamente condiviso le esigenze rappresentate.

Nel corso di questa proficua interlocuzione, abbiamo rappresentato come la nostra categoria stia vivendo un momento di difficoltà che non ha precedenti, anche se gli avvocati non ambiscono alle elemosine promesse dalla politica.

Piuttosto, abbiamo chiesto un impegno forte e concreto da parte del Tribunale a smaltire, durante tale periodo di sospensione, tutto l’arrestrato relativo alle liquidazioni relative a gratuiti patrocini e difese di ufficio, anche per dare una risposta vera alle esigenze degli avvocati, in particolare dei più giovani.

Anche a tal proposito, dobbiamo registrare l’immediata sensibilità del Presidente Aghina, cui va un sentito ringraziamento per la sensibilità dimostrata.

Di seguito i documenti cui si fa riferimento

Protocollo Videoconferenza

Liquidazioni

In ordine al tema delle liquidazioni degli onorari professionali, il Direttivo della Camera Penale, riunito in convocazione telefonica, fa proprie le conclusioni della Giunta UCPI (delibera del 26.03.20) evidenziando come allo stato siano stati accreditati solo una parte dei fondi richiesti per pagare le fatture degli anni precedenti (c.d. fondi residui), tanto che in determinate zone d’Italia essi sono insufficienti al pagamento di tutto l’arretrato.
In tal senso, appare doveroso che vi sia un impegno concreto del Ministro perchè ci si adoperi al reperimento di somme necessarie alla soddisfazione integrale di crediti professionali già maturati e dovuti ad attività professionali spesso risalenti a molti anni addietro.

Salvatore Barbuto